di Don Renato

Siamo a maggio del 2018 e i lavori di restauro procedono secondo un calendario concordato con l’arch. A. Monfè e Rossella Bernasconi con il suo team (Simonetta, Alessandra e Stefano, che ora si è spostato a Viboldone per un altro lavoro di restauro in quell’abbazia). Fra poche settimane dovrebbe essere tolto il ponteggio che ora occupa tutta l’aula della chiesa e così sarà possibile, per il 20 luglio festa patronale di S. Apollinare, vedere più chiaramente ciò che è stato realizzato nei mesi scorsi anche con il freddo invernale. A breve sarà anche posato l’impianto di illuminazione, progettato dallo studio di architettura delle luci Balestreri di Milano.

Mi auguro che quanto intrapreso possa risultare gradito alla comunità parrocchiale di Crosio, ma anche a quanti verranno a visitare questa remota chiesina di campagna, che ha riservato invece un prezioso tesoro d’arte e di archeologia.

Tutto questo è possibile grazie al mecenatismo dei fratelli Bernardini della TECNIPLAST e di tanti contributi pervenuti da persone del paese e di fuori, sensibili al ripristino della “chiesina”, come familiarmente denominata.

Ringrazio inoltre i membri del comitato pro restauro che sono instancabili nel continuare l’impegno, iniziato ormai sei anni fa. Grazie anche al bravo e laborioso elettricista Gheza di Daverio e ai volontari che si sono prestati generosamente per qualche necessario aiuto.