In questi giorni l’accesso in via Sant Apollinare e’ consentito solo a piedi. I pochi passanti che guardano tra le impalcature avranno già visto qualche scorcio degli affreschi ricomparire.
I lavori cominciati a Luglio proseguono e nonostante qualche imprevista difficoltà sono a buon punto. La restauratrice Rossella Bernasconi in questo breve video ci aggiorna sullo stato dei lavori.
Se solo agli addetti ai lavori è consentito salire sul ponteggio, l’occhio della macchina fotografica può salire per noi e con l’aiuto della restauratrice, capire cosa è stato fatto.
Ecco alcune parole liberamente tratte da una conversazione con la restauratrice Rossella Bernasconi:
Nella parte alta della facciata una importante stuccatura è andata a risarcire una crepa strutturale, qui facendo la ricostruzione pittorica, avendo la misura precisa dei dentelli della partitura architettonica ci siamo resi conto che questa crepa si è allargata di almeno 8 cm.[A]

La grande crepa non permette di collegare tutti i dettagli
Le stuccature sono state eseguite mantenendo visibile il dislivello[B] mentre in precedenza erano fatte a scivolo creando uno scompenso visivo della partitura architettonica.


L’intonaco dipinto è stato quindi distaccato (riga gialla) e verrà riposizionato mettendolo a livello con tutto il resto.
La figura della Madonna, centrale alla facciata, era molto ridipinta. Tra l’altro con una ridipintura ulteriore rispetto al resto della facciata.
Allo stato attuale si vede ben poco perchè a fine pulitura i frammenti sono poco leggibili.

Il ritocco deve ancora cominciare e anche in questo caso con il sistema dell’abbassamento di tono sull’intonaco abraso dovremmo riuscire a dare una possibilità di lettura a questa figura che ormai si intravede appena.

Situazione simile per la figura laterale a sinistra di Sant Antonio Abate che non ha il caratteristico porcellino perchè forse anche quello si è perso. Di solito era messo ai piedi del Santo ma questa area è molto danneggiata.
Già l’usura della parte superiore è molto importante ma almeno il viso e la mano benedicente le si leggono, la parte inferiore è decisamente persa.
Quindi forse il porcellino che c’era, adesso non c’è più.

Tra l’altro in questa opera Sant Antonio Abate non tiene il solito bastone con la Tau che è il più caratteristico, ma un pastorale da vescovo. Su questo bastone che finisce in cima con un ricciolo, possiamo vedere i danni causati dal dissesto statico.

Ci si trova con un pezzo del ricciolo allontanato dalla parte centrale per alcuni centimetri, a causa della crepa.
In attesa del completamento dei riquadri principali, ammiriamo la parte alta della facciata dove le stuccature sono state completate e così anche il sottotono.

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La colomba è tornata a risplendere!
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